Lo scorso 4 Giugno è stata inaugurata presso il Complesso del Vittoriano, la mostra "19 Luglio 1943 - 4 Giugno 1944 Roma Verso la Libertà", in occasione dei settanta anni dalla Liberazione della città di Roma dall'occupazione nazista.



Una città martoriata, bombardata, vittima assieme ai suoi concittadini di inaudite violenze e morti, fino al giorno della sua liberazione, ove finalmente i romani tornano ad essere i padroni delle proprie vite e della città, tornano a vivere liberamente nei luoghi comuni, per le strane e nelle piazze.

Il percorso espositivo, composto da fotografie dell'epoca e documenti, assieme ad alcuni filmati e reperti storici, è improntato proprio sui luoghi di appartenenza, i luoghi che hanno subito deturpazioni e bombardamenti, i luoghi dove i romani non avevano più libertà ed i luoghi della resistenza, nonchè i luoghi che hanno visto deportazioni ed uccisioni.



Dalle fotografie esposte si possono notare come il volto della città sia stato fortemente martoriato dai bombardamenti, come i palazzi storici ed il quartiere di San Lorenzo, ove tutt'ora sono presenti omaggi alle vittime delle barbarie della seconda guerra mondiale.

Luoghi della Capitale che sono stati purtroppo testimoni dei rastrellamenti, delle uccisioni, delle violenze, ma anche della resistenza di coloro che non si sono mai arresi all'occupazione nazifascista e che con coraggio, pagandone le conseguenze anche con la propria vita, hanno contribuito a rendere la città libera.

Si, poichè Roma il 4 Giugno del 1944 torna ad essere una città libera, "Roma Città Aperta", citando il bellissimo film di Roberto Rossellini, presente in un'ala del salone espositivo, per rendere ancora un omaggio sia al regista che alla città ed ai suoi abitanti che hanno opposto resistenza.

Le immagini sono strazianti e toccanti. I luoghi sono famigliari al visitatore, seppur sia lontani nel tempo. Un tempo che solo il ricordo e la memoria di coloro che lo hanno vissuto e lo tramandano di generazione in generazione, posson far si che ciò non si possa ripetere.

Ad inaugurare la mostra vi è anche la compagnia teatrale del Quadraro, uno dei quartieri che ha subito un elevato rastrellamento da parte delle truppe naziste per avviare gli uomini nei campi di lavoro per sopperire la manodopera industriale, il quale narra le vicende di quei tremendi giorni, grazie ai racconti di chi è sopravvissuto o di chi vi è stato testimone.

Il percorso espositivo si conclude con la gioia dei volti dei romani che assaporano dopo mesi la libertà, senza più paure, senza più l'angoscia e senza più dolore, pronti per tornare di nuovo a vivere.


Una mostra caldamente consigliata alle nuove generazioni che, immergendosi in una atmosfera così intensa e drammatica, sapranno apprezzare ancora di più quel che è oggi il bene più prezioso che una persona possa avere, ovvero la libertà.

La mostra è promossa da Roma Capitale in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà e Zètema Progetto cultura, curata da Stefania Ficacci e Maria Teresa Natale, con l'organizzazione di Comunicare Organizzando.

La mostra, ad ingresso libero, è visitabile fino al 20 Luglio 2014.